Lo shiatsu è un trattamento manuale che utilizza la digito pressione, conosciuto e praticato in Giappone già 2500 anni fa. Questa tecnica è stata trasformata in vera e propria terapia dal Maestro Tokujiro Namikoshi, che codificò un sistema metodologico e fondò una scuola oggi nota come Japan Shiatsu College, l’unica ufficialmente riconosciuta dal Ministero della Sanità Pubblica giapponese.
Lo “shiatsu” viene esercitato con i polpastrelli dei pollici, ad eccezione di alcuni punti addominali e facciali. Il trattamento prevede l’utilizzo delle mani e pertanto non richiede l’utilizzo di mezzi meccanici.
L’operatore preme punti strategici del corpo, in corrispondenza di zone dove c’è una forte presenza di terminazioni nervose sensitive (per esempio a livello dell’osso sacro, lungo la colonna vertebrale, sull’addome, sui piedi e lungo le gambe).
La tecnica consiste fondamentalmente nella pressione praticata quasi esclusivamente con l’uso dei pollici, o meglio dei polpastrelli dei pollici e in alcune “manovre” con il palmo delle mani. La pressione viene effettuata su 780 punti della regione anteriore e posteriore del corpo umano, dalla testa ai piedi. Tale pressione agisce contemporaneamente su quattro sistemi: sistema nervoso, sistema muscolare, sistema articolare e sistema circolatorio.
Il trattamento Shiatsu non prevede l’utilizzo di unguenti che comprometterebbero l’efficacia della pressione.
Il trattamento è praticabile sugli indumenti, in genere è consigliato l’uso di una maglietta e un pantalone di cotone.