L’intolleranza al lattosio origina dal deficit (primario, secondario o congenito) o dal ridotto funzionamento di un enzima, la lattasi, presente a livello delle cellule intestinali e responsabile della digestione del lattosio. Questo zucchero complesso formato dal D-glucosio e dal D-galattosio rimane così indigerito nel lume intestinale. La sua fermentazione da parte della flora batterica e la sua persistenza nel lume intestinale si manifesta con la comparsa di una ampia varietà di sintomi quali, nausea, vomito, meteorismo, crampi addominali e diarrea.
Il test del respiro all’ idrogeno per la diagnosi dell’ intolleranza al lattosio, consiste nella misurazione dell’escrezione di idrogeno con il respiro dopo somministrazione di 20 gr di lattosio puro (l’equivalente contenuto in circa 400 ml di latte) disciolto in un bicchiere di acqua.
Il test prevede che il paziente una settimana prima del test non assuma antibiotici, fermenti lattici e lassativi ed il giorno prima segua una specifica dieta che aumenti la sensibilità del test e riduca la comparsa di falsi positivi.
Bisognerebbe evitare i seguenti alimenti: verdure (cotte/crude), latte, latticini e frutta.
Gli alimenti consentiti sono invece: carne, pesce, uova, pasta e pane (max 100gr), un frutto (sbucciato).
Il test ha una durata di 4 ore ed ogni 30 minuti al paziente viene prelevata dell’aria tramite espirazione.
Durante l’esecuzione del test il paziente dovrà astenersi dal mangiare, fumare, bere (è consentita l’acqua) e dormire.